Terza Rassegna P. Evangelista 2015

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Non è senza il consueto fremito del cuore che ci accingiamo a dare il via alla terza Rassegna in ricordo di Padre Evangelista Nicolini, nostro Fondatore e Direttore per oltre quarant’anni finché la malattia lo vinse.

Se n’ è andato ben undici anni fa a questi giorni ma per noi e per chi lo ha incontrato, conosciuto e stimato, il tempo non esiste perché i sentimenti trascendono il tempo. Un giorno, un anno, un’ora sono, per l’amore, oltre i limiti della materia e i sentimenti, quelli veri, autentici e profondi non si esauriscono, non hanno fine: così è, infatti, per tutto ciò che ci legava e lega tuttora a lui come persona, come umile frate francescano, come inestimabile musicista.

I cantori lo amavano così come Lui amava loro, sue creature, plasmati come creta dalla sua insuperabile sensibilità di artista capace di cogliere il bello dal bello e sapeva, con grande maestria, trasfonderlo nei Cantori perché la loro voce dipingesse lo spazio e le armonie ora eteree, ora possenti o emozionanti, evocate dal suo incomparabile gesto travolgessero l’attento uditorio. Si creava così un momento irripetibile che si imprimeva nella mente e nel cuore degli ascoltatori e dei Cantori e gli applausi che, sentiti e scroscianti arrivavano pronti e irruenti, venivano da lui, con grande umiltà, dedicati a loro. Questa sorta di miracolo si ripeteva ogni volta ed in ogni luogo.

Perché ricordiamo queste cose? Perché vorremmo che i Cantori di oggi, soprattutto i giovanissimi, le nuove leve, imparassero a conoscerlo, ad apprezzarlo e ad essergli grati. La realtà dei Cantori di oggi è ancora una realtà concreta, viva, pulsante, operativa ed entusiasta come lo era la realtà di allora. Il proposito di tutti noi,  con l’ abile guida, forte di  profonda umiltà e grande passione della nostra amata Maestra Gabriella Rossi, allieva di P. Evangelista e che molti tra voi hanno già avuto modo di apprezzare, è sempre quello di rendere possibile un sogno, quello del “frate”: la continuità della sua creatura che ha portato nel mondo il nome e il messaggio della città serafica.

Ci impegneremo carissimo Padre, te lo promettiamo, e nell’esserti ancora una volta grati dal profondo del cuore vogliamo salutarti con le parole del tuo fraterno amico, il M° Giovanni Bortoli: “Salve padre Evangelista, fratello santo, meraviglioso frate, che mai sparirai dalla mia memoria, che a te associa i tuoi Cantori e la meravigliosa città di Assisi, che poté godere delle tue grandi e prodigiose polifonie. Sappi però che io conosco il segreto per sentirti sempre  vicino: cantare, cantare con gioia, perché la musica è tutto ciò che del Paradiso abbiamo quaggiù e quindi anche un pezzetto della tua nuova vita.” Maria Francesca Tanda

Pace e bene.