Cantori di Assisi:un anno di attività ricca, proficua ed entusiasmente

Stampa

Cantori di Assisi: un anno di attività ricca, proficua ed entusiasmante.

I Cantori tirano le somme della propria attività di quest’ultimo anno sociale iniziato lo scorso novembre 2014 e che termina ora con quello in corso.

Troppo lungo sarebbe enumerare gli impegni assolti dai Cantori nell’ arco di tempo citato: si farà riferimento esclusivamente a quelli che hanno dato risalto ad eventi, cerimonie o ricorrenze e che sono stati di grande impatto emotivo: tra questi, i concerti per il primo centenario della Grande Guerra. I Cantori, per ben tre volte, di sono esibiti in luoghi diversi con un repertorio  importante e coinvolgente, introdotto dalle note del Silenzio d’ordinanza.

La tromba del M° Domenico Tommassini, ha aperto i concerti provocando un brivido che, sempre, ha percorso, oltre il coro, l’intera platea. I brani proposti sono stati attentamente seguiti dai presenti palesemente ed emotivamente coinvolti e quasi sorpresi che, durante l’ esecuzione di brani molto noti,  hanno partecipato col canto a fior di labbra esprimendo poi con prolungati applausi il proprio apprezzamento. Incontri particolarissimi e molto speciali  che hanno unito tutti  in un unico sentire fatto di commozione e riflessione per l’intera serata.

Nonostante si trattasse di un repertorio abbastanza insolito e diverso dalla cifra stilistica dei Cantori di Assisi l’esecuzione ha raggiunto il suo scopo e lasciato un segno profondo nella memoria e nell’animo dei presenti.

Un repertorio altrettanto particolare, formato esclusivamente da composizioni del M° Domenico Bartolucci, ha caratterizzato l’edizione di Santa Cecilia dello scorso anno. È stata dedicata, infatti, al grande Maestro a cui il coro dei Cantori e, prima ancora, il nostro caro Padre Evangelista erano legati da un forte ed antico legame con un rapporto divenuto nel tempo stretta amicizia, grande, profonda e reciproca stima. Scelta dei brani e raffinata esecuzione assolutamente graditi dal pubblico che, plaudente e in piedi,  non ha lasciato adito a dubbi.

Dai festeggiamenti per Santa Cecilia e la ricorrenza del Natale il passo è breve.

Per il tradizionale appuntamento natalizio, la Direttrice M° Gabriella Rossi ha voluto sperimentare una formula diversa, dai coristi accettata ed affrontata con entusiasmo: la voce del coro insieme a quella di strumenti medioevali ed altre voci. E così l’ Accademia di Musica Antica “RESONARS” di Assisi, con i suoi maestri ed allievi, ha accompagnato una parte del repertorio che copriva l’ arco temporale che va dall’ XI al XVI secolo e le cui fonti musicali risalgono a manoscritti e opere a stampa conservate nelle più importanti biblioteche europee e anche nella Biblioteca del Sacro Convento ad Assisi come nel caso del brano “Verbum bonum et suave” .

Gli strumenti utilizzati sono stati tutti ricostruiti, secondo l’antica arte artigiana, tenendo come riferimento fonti iconografiche o esemplari ancora esistenti e conservati nei musei di tutto il mondo. In programma, interamente natalizio, canti appartenenti alla tradizione tra i quali di alcuni è nota soltanto l’origine popolare e la provenienza. Cantori e Musici: un binomio che ha fatto di “Laetentur caeli … exsultet terra!”-titolo del concerto- un’ autentica preziosità la cui formula, visto l’alto indice di gradimento, verrà sicuramente riproposta.

Tutto questo è stato preceduto e seguito da altre esecuzioni che sono, ormai da anni, appuntamenti costanti nell’agenda dei Cantori -come d’altro canto quello per Santa Cecilia e per Natale- ma non per questo meno importanti. Diversi luoghi come Spoleto, Santa Maria degli Angeli,  la stessa Assisi ed altri attendono ogni anno i Cantori con l’affetto e la stima di sempre.

Successo strepitoso anche per la terza Rassegna Corale in ricordo di Padre Evangelista aperta da un breve intervento del Presidente dell'Associazione Cantori di Assisi. Assimilando l'opera di P. Evangelista a quella del buon seminatore della parabola evangelica, Dott. Roberto Leoni ha evidenziato come il buon seme gettato dal Fondatore avesse dato, nel tempo, i suoi abbondanti frutti con l'augurio che questi continuino a moltiplicarsi guardando al futuro forti del proprio passato.

Ha fatto seguito la voce di P. Maurizio Verde ofm, confratello e amico di P. Evangelista nonché suo successore nella direzione del Coro stesso per oltre un decennio. P. Verde ha ricordato il Fondatore con parole di ammirazione, affetto e riconoscenza: ”…Le sue scelte umane e musicali potevano essere varie ma tutte coerenti con un pensiero, una logica, una forma mentis: quella del figlio di San Francesco e della Chiesa, del musicista formatosi alla scuola rigorosa del canto gregoriano e della polifonia, dell’uomo di cultura poliedrico…”

In prima serata il M° Angelo Silvio Rosati ha portato l'immaginazione dell'uditorio in atmosfere lontane nella penombra di grandi cattedrali soltanto nelle quali era possibile, un tempo, udire quel genere musicale da lui abilmente riprodotto. "E' musica che non si ascolta più- ha dichiarato il Maestro- , è musica difficile che raramente, oggi, viene affrontata e apprezzata".  In seconda serata, precedute da un intervento dei Cantori di Assisi, tre compagni corali: “Assisincanto Chorus” di Assisi, Corale “Edi Toni” di Narni, Santa Cecilia di Nocera Umbra hanno regalato repertori interessanti e brillanti esecuzioni. In chiusura i cori riuniti diretti dal M° Gabriella Rossi hanno eseguito il Cantico delle Creature di P. Domenico Stella ofm, accompagnati all’organo dal M° Carlo Abati.

Poco tempo dopo il chiostro del Museo Diocesano di San Rufino ha ospitato la presentazione del volume “Francesco” di Roberto Alborghetti alla presenza di S.E.za il Cardinale Re ed altre personalità civili e religiose. L’intervento dei Cantori è stato una sigla di chiusura molto apprezzata anche dallo stesso Cardinale che ha voluto una foto ricordo con il Coro.

L’arrivo dell’estate non ha fermato l’attività dei Cantori che hanno continuato a rispettare gli appuntamenti in calendario concludendola con la partecipazione a due importanti eventi: il “Festival della felicità”, organizzato dal comune di Assisi e la “Festa del  Cantico”. Per il primo, un programma allegro, brillante, gaio e scherzoso; un inno all’amore e alla gioventù per richiamare le emozioni e la briosità dei Canterini delle Brigate del Calendimaggio che gioivano della propria giovinezza e spensieratezza nelle dolci e tiepide serate assisane, e delle  quali anche San  Francesco, probabilmente, aveva fatto parte; una settimana tra arte, parole e musica, la “Festa del Cantico” nella sua 51esima edizione, organizzata dalla comunità dei frati di San Damiano-Assisi- per celebrare il dono del Creato cantato dal Santo di Assisi e per approfondire l’ Enciclica di papa Francesco: Laudato si’. Momenti emozionanti durante il concerto soprattutto per i “Cantori della prima ora” ancora presenti: San Damiano è stata “la culla” del coro dei Cantori. Sotto quelle volte un giovanissimo P. Evangelista con un manipolo di ancor più giovani cantori iniziarono un’incredibile ed entusiasmante avventura che dura ancora oggi. Ma l’emozione non ha pervaso soltanto i Cantori:  un repertorio che ruotava intorno alla figura di Francesco o che innalzava lodi al Signore ha avvinto il folto pubblico dal quale in chiusura, tra gli scroscianti e prolungati applausi, un’esclamazione ben distinta e che  sintetizza la particolare atmosfera di quell’incontro è giunta ben chiara agli orecchi di tutti: “che meraviglia!”.

Un commento che ripaga i Cantori e la loro Direttrice della fatica, dell’impegno e della costanza che, oggi come ieri, restano punti fermi nella preparazione e nell’attività corale.

Si è prossimi alla ricorrenza di Santa Cecilia 2015: i Cantori intensificano le prove e fervono i preparativi. Un altro anno di attività comincia con quell’esclamazione che risuona nel cuore.

Ad maiora,  Cantori di Assisi!

 

Maria Francesca Tanda