PASQUA 2006: I Cantori di Assisi in concerto

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Degno della migliore tradizione dei Cantori di Assisi quest' ultimo concerto della Settimana Santa. Segno inequivocabile dell' ottima salute della compagine.
In S. Chiara, ad Assisi, hanno offerto un repertorio che, valicando tempo e spazio, ha ripercorso, nell'espressione di noti ed ignoti compositori, gli ultimi tre giorni di Cristo includendo un degno omaggio al Maestro Lorenzo Perosi nel cinquantenario della morte ed un altro a Fra Jacopone da Todi nel settecentenario della sua.
E' stato apprezzato un coro che, una sola voce, ha docilmente seguito il deciso, preciso ed incisivo gesto di P. Maurizio Verde. Un dialogo costante tra lui, coristi e solisti, tra solisti e coro, in un insieme fluido ed estremamente coinvolgente. Pur trattandosi di un repertorio non facilmente fruibile dai non conoscitori di questi generi musicali ha, sicuramente, trovato nel pubblico degli ottimi estimatori poiché l'apprezzamento sentito e platealmente dimostrato è giunto, più e più volte, dalla navata occupata al completo.
In apertura, “ La Cena del Signore” del Perosi , da “La passione di Cristo secondo Matteo”. Il Cristo, nella voce del baritono Giulio Boschetti, emergeva, gigante, nel sommesso recitativo del coro- voce narrante-, con forte ed emozionante potere evocativo.
Molto dolente, la seconda parte in cui diverse composizioni hanno rievocato il dolore di Maria con testi ispirati al pianto della Vergine di Jacopone. In alcuni momenti, nonostante la numerosità dei coristi, è divenuta quasi un sussurro e il coro ha, una volta ancora, dimostrato la sua abilità come nel corale di J.S Bach, “O Haupt voll blut und wunden”, accompagnato all'organo dal Maestro Angelo Rosati. Nota di rilievo una originalissima esecuzione, sicuramente molto nuova anche per fedelissimi del coro: secondo un' antica tradizione mezzosoprano, Simonetta Pelacchi e falsettista, Alessandro Brustenghi, hanno offerto un superba interpretazione di “Ognun m'intenda” , discanto del XV secolo di autore non noto.
La chiusura con un trionfale e squillante Halleluja di Händel.
Scroscianti e prolungati applausi e commenti a caldo hanno ancora una volta confermato la grande professionalità di questo coro di “dilettanti impegnati”, come amava definirlo il suo fondatore, Padre Evangelista Nicolini, che, non dimentico delle sue tradizioni e dei di lui insegnamenti, continua regalare emozioni vere e profonde.
Assisi, aprile 2006

Maria Francesca Tanda